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Attilio Scarpellini

La nave morta naviga ancora

9 Set, 2023  

“Bene vixit qui bene latuit”, nessuno è riuscito ad applicare fino in fondo questa massima epicurea. Tranne lo scrittore che si nascondeva dietro lo pseudonimo B.Traven, capace di sottrarsi anche alla propria fama, lasciando come unica traccia di sé i suoi romanzi d’avventura e lo spirito anarchico e anti-capitalista che li ispirava. Le edizioni Wom riprendono in una nuova traduzione il suo capolavoro “La nave morta”

L’Antigone, la voce, il corpo (e la liberazione)

3 Set, 2023  

Nel suo “recitativo per voce sola” pubblicato da Mimesis, Stefano Raimondi restituisce all’eroina della tragedia di Sofocle, oberata dalle interpretazioni, una singolarità poetica che rompe lo schematismo della lotta di idee in cui è stata imprigionata. E nel contempo dimostra perché questo testo centrale nella tradizione occidentale è un’inesauribile fonte di pensiero

Le immagini perdute di Valerio Zurlini

15 Lug, 2023  

Questa sera alle ore 18, “La stazione”, un breve film del 1952 che il regista di “La prima notte di quiete” considerava disperso sarà il puntello di un dialogo sugli spazi urbani organizzato dall’Associazione Index al Teatro Basilica di Roma. Recensione delle “Pagine di un diario veneziano. Gli anni delle immagini perdute” (Mattioli 1885) in cui il corto del cineasta bolognese (che nel frattempo fluttuava su Youtube) è stato ritrovato

Il sapore del sangue

23 Mag, 2023  

Perché la letteratura non salva nessuno. Due parole sulla parabola di Zachar Prilepin, lo scrittore russo che un tempo mostrava gli effetti devastanti delle guerre di Putin e oggi esalta la crociata imperialista contro l’Ucraina.

Io, mio padre

6 Mag, 2023  

In “Autobiografia di mio padre”, “romanzo di migrazioni” del 1987 riproposto in italiano da L’Orma, Pierre Pachet tenta l’impossibile: scomparire dietro la voce di un altro

Dopo la battaglia. Per Peter Brook

10 Lug, 2022  

Qualcuno aveva presentito che la guerra stava ritornando in mezzo a noi. Non era un esperto di questioni strategiche, ma uno dei più grandi maestri del teatro del novecento e oltre. Si chiamava Peter Brook, era figlio di ebrei lettoni naturalizzati britannici, lavorava a Parigi e con la sua ricerca teatrale si è spinto ovunque, dall’India alle townships sudafricane. Come omaggio al regista scomparso il 2 luglio scorso, ripubblichiamo una recensione a Battlefield (“Campo di battaglia”), uno dei suoi ultimi spettacoli

Gli Weston, la mappa e il territorio

6 Giu, 2022  

Dal celebre ritratto di Tina Modotti di Edward ai ghiacciai del figlio Brett, dal bianco e nero al colore, dalla carne all’astrazione, la mostra “Weston. Edward,Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi” che si sta svolgendo al Museo Santa Giulia di Brescia ricapitola un’intera linea della fotografia del novecento attraverso gli scatti di un’unica famiglia